Il magazine made in italy dedicato al mondo del cable wakeboard e del wakeskate.

Protagonista è la scena italiana, con la sua federazione, gli atleti, i wakepark e i pionieri che ne hanno scritto la storia. Buona lettura, #keeponriding

Meison Wakeboard

Scopriamo Meison Wakeboard: il Brand con sede a Verona di tavole da wakeboard made in Italy fatte con passione e amore per questo sport.

Da sempre affascinati dagli sport da tavola, in Meison l’obiettivo è quello di creare qualcosa di diverso e originale per il mondo del wakeboard, utilizzando nuovi materiali e dando la possibilità a chiuque acquisti una Meison di personalizzare la grafica della propria tavola. Tutte le Maison sono realizzate con anime di legno di Ayous, materiale leggero ed elastico.

Sito web ufficiale: meisonwakeboard.it
Profilo Instagram: @meison_wakeboard

The wallride mag - sfondo banner meison

L’intervista a Simone, fondatore di Meison Wakeboard

Benvenuto Simone! Quando e come è nata l’idea di creare Meison Wakeboard?

“Era giugno 2021 e un ragazzo entra nel nostro laboratorio per chiedere informazioni; stava cercando una sede più grande per ampliare la sua attività, facciamo due chiacchiere e mi racconta di essere un produttore di articoli per sport acquatici. Passa qualche settimana e torna a trovarci chiedendo se potessimo aiutarlo con alcune lavorazioni del legno e, vista la nostra esperienza nel settore, decidiamo di iniziare una collaborazione che tutt’ora esiste.

Fin da piccolo amante degli sport da tavola prima con lo skate poi con lo snowboard, mi sembrava quasi fosse un segno del destino! Da lì a poco l’idea di provare a costruire una tavola da wakeboard mi martellava continuamente nella testa.Inizio a fare ricerche in ambito nazionale per capire se ci sia qualche produttore italiano di wakeboard e scopro che non ce ne sono: era lo spunto giusto per iniziare questa nuova avventura. Serviva, però, un park disponibile a sostenerci nel nostro progetto, così contatto Andrea, titolare del Green Lake Wakeboard Park di Verona, laghetto immerso in un’oasi verde meravigliosa. Io e mio figlio Alberto iniziamo a frequentare il Green Lake, lui completamente preso dalla pratica di questo nuovo sport e io a studiare da vicino ogni caratteristica che una tavola deve necessariamente avere per performare al meglio. Tutto ciò era possibile soprattutto e grazie alle informazioni che mi davano i riders del Green Lake. Da allora non ci siamo più voltati indietro e stiamo dando il massimo per diventare un punto di riferimento in Italia.”

Cosa vi ha affascinato di questo sport

“L’idea di avere una tavola sotto i piedi che ti permetta di fare evoluzioni, salti e trick, con l’originalità delle grafiche colorate e sempre ricche di significato è già di suo un’immagine che ti cattura. Avere la possibilità di praticare un’alternativa allo snowboard crea un legame sportivo continuo per tutto l’anno. Ti bastano solo dieci minuti di una run per staccare completamente dalla realtà quotidiana, per sentirsi in vacanza e per liberare la mente.”

Il cable wakeboard è un settore di nicchia. Come affrontate questa sfida e cosa vi ha spinto a decidere di investire in questo sport?

“E’ verissimo, praticando questo sport ci siamo resi conto che non è conosciuto come si potrebbe pensare; vivendo il wakepark di Verona e incontrando altre persone, ho scoperto che queste fanno quasi tutte snowboard da anni e che solo tramite qualche amico in comune sono venute a conoscenza del wakeboard. Così, come azienda, noi non ci focalizziamo solamente sulla produzione di tavole, ma cerchiamo qualsiasi canale per poter anche contribuire a far crescere e conoscere questo sport in Italia e, perché no, anche all’estero.

Ciò che ha spinto me a decidere di investire in questo sport è il fatto che a mio parere il wakeboard è la versione estiva dello snowboard: mi ha entusiasmato l’idea di poter surfare tutto l’anno senza mai fermarsi.”

Quali sono state le principali difficoltà che avete incontrato all’inizio della vostra attività e come le avete superate?

“Una delle cose più difficili e che ha costituito uno dei passi più grandi è stato scoprire quali fossero i materiali ideali e come poter rendere il tutto un legame unico.Poi lanciarsi in un nuovo progetto ti carica sempre di un’energia iniziale speciale che ci ha aiutato a sviluppare i primi progetti. Una volta realizzati ti sembrano fantastici e non vedi l’ora di mostrarli ad altri del settore per avere i primi feedback, e poi ecco che, non appena gli altri vedono la tua prima tavola, ti rendi conto immediatamente, dai loro sguardi, se qualcosa non funziona. Ma sono proprio quelle critiche costruttive dei riders che ti aprono ad una nuova fase di scoperta e miglioramento e ti fanno capire cosa e dove si deve cambiare.

Il motore che ci ha spinto a non mollare è stato la continua ricerca e curiosità dei ragazzi del laghetto nel sapere se avevamo aggiornamenti sul nostro progetto.
Questo credere in noi ci ha entusiasmato e dato lo stimolo per proseguire.L’importante è sapere dove si vuole arrivare e non perdere mai di vista l’obiettivo.”

In che modo innovate i vostri prodotti e come cercate di rendere le tavole uniche rispetto agli altri?

“Per sviluppare e migliorare un prodotto bisogna fare tanti test e avere un wakepark vicino a casa è l’ideale: noi lo abbiamo e questo ci ha sicuramente dato una mano.Credo, però, che la cosa principale per un prodotto sia che venga creato con cura e attenzione ai dettagli e con un particolare occhio di riguardo alle esigenze degli atleti, questo può veramente fare la differenza in un mercato estero di alto livello e già avviato da tempo.

Noi innoviamo sperimentando e testando molto sul campo; prima di immettere sul mercato un nuovo prodotto lo testiamo con almeno una centinaia di run, per la sicurezza degli atleti e per un miglioramento delle performance.Le tavole da wake sono realizzate con materiali abbastanza simili tra tutti i brand in circolazione, ma il pensiero di fare qualcosa di diverso è stato fin da subito un nostro obiettivo. La buona qualità delle materie prime è il nostro punto di partenza per dare un segno distintivo e le grafiche personalizzate sono un altro aspetto che rende le nostre tavole originali e non comuni.”

Quali sono i vostri progetti e obiettivi per il futuro di Meison?

“Per quanto riguarda i progetti, anche quest’anno, come ogni primavera, proporremo nuovi prodotti sviluppati nel corso dell’anno prima, e cercheremo di promuoverci raggiungendo più wakepark possibili. In questo modo riusciamo a farci conoscere di persona dando la possibilità agli atleti di toccare con mano le nostre tavole e poterle provare. Siamo una realtà giovane e per questo ogni anno siamo stimolati a fare qualcosa di nuovo. Immaginando il futuro il sogno è di vedere gli atleti salire sul podio di qualche competizione con la tavola Meison.”

Grazie Simone! Intervistarti è stato un piacere e ti auguriamo il meglio per il futuro!

E ora, ci gustiamo questi bellissimi scatti di Enrico Cazzaro realizzati al Veneto Cable Park a Guglielmo Mason, rider ufficiale Meison Wakeboard per il 2025.